È cambiato tutto nel modo di intendere il gioco, l’intrattenimento videoludico e quello del gioco d’azzardo. È bastata una pandemia che va avanti da un anno e mezzo per minare le certezze residue del gioco fisico. Oggi l’online ha fatto ulteriori passi in avanti, passi da gigante. Un cambiamento che parte da lontano ma che ha subito un’accelerata impressionante nell’ultimo anno e mezzo, complici le misure restrittive per limitare la diffusione del covid. Azzerato il gioco in agenzia, chiuse le sale da slot, si è verificata una trasmigrazione più ampia verso il gioco online. È logico allora che tutti gli operatori stanno pianificando le nuove strategie per attuare e ottimizzare le ultimissime tecnologie in fatto di programmazione dei giochi.

Che cos’è il machine learning?

Il futuro, come si legge in un articolo pubblicato su Zazoom.it, è lì. La parola d’ordine delle nuove generazioni è accessibilità: ovvero un gioco che sia facile e immediato, praticabile in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Quali sono le nuovissime tecnologie di cui si parla? Il fenomeno del machine learning è diventato di un’importanza sostanziale: si tratta di un sottoinsieme dell’intelligenza artificiale che crea sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati raccolti.

Il Machine Learning viene utilizzato in vari ambiti tecnologici, dai social network agli acquisti online: spesso viene impiegato per fini di tipo commerciale. Viene poi impiegato nella tutela dei minori nei siti per adulti o nei siti che si occupano di gambling. Si tratta di un meccanismo di raccolta dei dati che serve, in fase di progettazione, per creare contenuti più vicini alle esigenze dell’utente. Viene dunque utilizzato principalmente per questioni di marketing, che, però, non deve mai prescindere da un certo tipo di sostenibilità.

Rischio di dipendenza e dati sensibili

Nei mesi della pandemia, infatti, è cresciuto, parallelamente all’offerta di gioco, il rischio dello sviluppo di una dipendenza. Isolati dal mondo, in una situazione economica e psicologica resa fragile dalla chiusura forzata, tutti sono più soggetti a rifugiarsi in qualcosa. E l’assistenza fornita spesso può non rivelarsi sufficiente. Ecco perché gli operatori hanno assunto piena consapevolezza del loro ruolo di tutori e si stanno adoperando da tempo per migliorare e incrementare le misure di sicurezza. La velocità di gioco, i colori, la musica: tutto viene rivisto e controllato per garantire una esperienza di gioco che sia sì personalizzata ma soprattutto sicura. Non è un discorso soltanto di tipo medico, ovvero che risieda nel rischio di sviluppare una dipendenza, ma anche di protezione a livello più pratico.

Il machine learning serve anche per proteggere i dati sensibili di un utente, esposti al rischio di un web che presenta varie minacce. Per questo, gli operatori si stanno impegnando sulla sicurezza a più livelli. La raccolta e l’analisi dei dati viene utilizzata per analizzare schemi di comportamenti pericolosi, come ad esempio un eccesso di gioco. Alcune piattaforme impongono limiti di prevenzione: limiti nelle puntate e negli importi o avvisi relativi a tipologie di gioco sospette. Il gioco responsabile viene poi incoraggiato attraverso l’invio di messaggi generati automaticamente in cui si ricorda al consumatore di ridurre il tempo di gioco o di concedersi una pausa. Perché l’esperienza di gioco non è davvero completa finché non è sicura.

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