Manolo Portanova, il calciatore del Genoa e suo zio Alessio Langella di 24 anni, insieme ad altri componenti di un gruppo, hanno commesso uno stupro nei confronti di una studentessa. Il calciatore si reputa innocente, ma vediamo insieme cosa è accaduto realmente. Su 22bet scommesse italia 2022, si possono avere tutti gli aggiornamenti che cerchi sulle competizioni sportive dove i bookmakers sono pronti ad aiutarti a scegliere sulle statistiche, le quote o i migliori pronostici, inoltre all’accesso del sito, avrai l’opportunità di ricevere sempre ricchi premi.

Lo stupro

Nella notte tra il 30 e 31 Maggio di un anno fa, in un piccolo appartamento dei ragazzi hanno organizzato una festa privata, nei pressi della Piazza del Campo a Siena, dove una studentessa viene stuprata da un gruppo di giovani tra cui anche Manolo Portanova, il giocatore del Genoa. La giovane studentessa, credendo che avrebbe avuto una relazione con il giocatore, si è ritrovata così in compagnia di altri giovani che poi hanno abusato di lei. La studentessa, ha raccontato tutto agli inquirenti, affermando che è stata costretta a subire atti sessuali e botte, inoltre anche di essere stata filmata durante gli abusi. Per sapere come giocare al bingo e quali sono le probabilità di vincita, come funziona e quali metodi usare, si può andare a leggere qui. 

L’accusa per Manolo Portanova

Dunque al racconto della studentessa, il pubblico ministero Nicola Marini nel corso dell’udienza sul procedimento della presunta violenza sessuale alla ragazza, c’è l’accusa di reato che condanna Manolo Portanova e lo zio Alessio Langella a 6 anni di reclusione appunto per violenza sessuale di gruppo e lesioni dolose. A parte il calciatore, viene anche condannato l’amico Alessandro Cappiello, il quale non ha chiesto riti alternativi dunque devono essere processati tutti il giorno del 6 dicembre. L’avvocato del calciatore Manolo Portanova e dello zio Alessio Langella aveva già chiesto un’ udienza con un risarcimento per la studentessa che la stessa ha anche rifiutato.

Le parole di Manolo Portanova sul presunto stupro

Il calciatore del Genoa, nonostante tutto, davanti al giudice, ha spiegato e ha dichiarato: ” Questo è un processo dove ci sono  solo delle vittime e nessun colpevole”- ha sottolineato e concluso con due parole Manolo Portanova. Ore ed ore in un’ udienza dove più che altro ha parlato il suo legale Gabriele Bordoni. Infatti da come si apprende, l’avvocato ha affermato: ” ” Io ed i miei assistiti, abbiamo sempre detto dall’inizio la stessa cosa e nello stesso tempo, Manolo Portanova ha ribadito la sua innocenza che mi auguro verrà accolta”. Dopo le parole dell’avvocato, il calciatore del Genoa ancora ha commentato: ” Se per questo, non abbiamo mai fatto del male a nessuno, siamo molto dispiaciuti se lei ne ha sofferto”. ha detto in apertura di udienza il giocatore al giudice.

In tribunale

Manolo Portanova insieme allo zio Alessio Langella, era in compagnia della sua famiglia compreso il padre Daniele anche lui ex calciatore. Difatti, Daniele Portanova ha solo parlato nel momento in cui il figlio è stato accusato un anno fa, dove ha sempre ribadito: ” Ho fiducia nei miei avvocati e ho fede, inoltre confido che il tutto sia ben chiarito. Tramite il mio avvocato ho anche fatto un’offerta risarcitoria di 20-30mila euro alla studentessa per i danni morali che ha subito”. Laddove, in seguito, il legale della giovane, Jacopo Meini, ha respinto l’offerta dichiarando: ” Ho rifiutato l’assegno e la mia cliente mi ha detto che ho fatto bene”. Sempre nella sentenza, l’avvocato di Manolo Portanova ha ribadito: ” Mi auguro non ci siano equivoci non c’è una motivazione valida di colpevolezza, ma da parte nostra, offriamo solidarietà e soprattutto vicinanza alla ragazza per quello che è accaduto”.

La condanna

Così, il legale fa riferimento ovviamente alle parole del calciatore davanti al pm, dove Manolo Portanova addolorato ha insistito sempre nel ribadire la sua innocenza. Ma sempre Gabriele Bordoni, il legale ha concluso dicendo: ” Non abbiamo mai detto che la ragazza sia una calunniatrice, ma siamo sicuri che comunque in quella notte tra il 30 e 31 Maggio, non ci fu nessuna violenza sessuale, ma evidentemente lei ha vissuto la sua esperienza intima non bene”. Ora, oltre che alla condanna di 6 anni di reclusione, sia per Manolo Portanova che lo zio Alessio Langella, un minorenne anche coinvolto verrà comunque esaminato dal tribunale di Firenze. Per il calciatore del Genoa ed il suo parente, è stato chiesto il rito abbreviato, mentre per Alessandro Cappiello che si è reso assente tra gli indagati ci sarà quello ordinario. Inoltre, dopo tante ore di sentenza, la parte civile ha chiesto un risarcimento di 200mila euro.

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