Il Tour de France o Giro di Francia è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico. Si svolge annualmente lungo le strade francesi, proprio come il Giro d’Italia le sue tappe possono toccare anche strade fuori confini, quest’anno per il nostro giro siamo arrivati in Ungheria.

Il tour de France fu ideato da Henri Desgrange, famoso pistard e giornalista francese, ed è considerato il più importante dei grandi giri tra cui ci sono quello italiano e quello spagnolo. Fa parte del calendario professionistico Uci world Tour ed è insomma un evento così importante da essere con le sue tappe appuntamento imprenscindibile anche per le agenzie di scommesse sportive (ad esempio https://www.18bet.info/).

Una corsa annuale

Il Tour de France è corsa annuale dal 1903, tutti gli altri Grandi Giri verranno fondati negli anni successivi. Si saltano alcune annualità nella prima e nella seconda guerra mondiale, periodi in cui il giro di Francia si associa anche a fatti storici, militari e diplomatici importanti.

Dall’inizio, il mese ideale per il tour è sempre luglio, la competizione dura tre settimane con percorso e tappe sempre diverse. Si corre attraverso la Francia e, come abbiamo detto, nei paesi confinanti. Patenza e arrivo sempre a Parigi, sugli Champ Elysées ma l’appuntamento può variare di anno in anno, Parigi è una tradizione ma non una costante. Oggi come ieri, l’organizzatore ufficiale della gara è l’Amaury Sport Organisation, ex Societé du Tour de France. Fa parte del gruppo mediatico L’Equipe. Il numero di particpanti è variabile.

Dal 1984 si corre anche il Tour de France Femminile, non tutti gli anni e con un numero di tappe minore.

L’affare Dreyfus

Un fatto importante legato alle radici del Tour de France, l’affare Dreyfus. Fu uno scandalo politico che divise la Francia. Il paese si divise tra il 1894 il 1906 a seguito dell’accusa di tradimento e spionaggio a gavore della Germania nei confronti di Alfred Dreyfus, capitano alsaziano di origine ebraica. L’affare costituì lo spartiacque nella vita francese tra i disastri della guerra franco-prussiana e la prima guerra mondiale: costrinse ministri a dimettersi, creò nuovi equilibri e raggruppamenti politici, spinse a un tentato colpo di Stato. Si crearono e scontrarono, nell’arco di due decenni, due campi profondamente opposti: i “dreyfusardi”, che difendevano l’innocenza di Dreyfus (tra loro si distinse Émile Zola con il suo intervento giornalistico denominato “J’accuse”), e gli “antidreyfusardi”, partigiani della sua colpevolezza.

La condanna di Dreyfus fu un errore giudiziario, avvenuto nel contesto dello spionaggio militare, dell’antisemitismo imperversante nella società francese e nel clima politico avvelenato dalla perdita recente dell’Alsazia e di parte della Lorena, subita per opera dell’Impero tedesco di Bismarck nel 1871.

Come tutti i fatti storici importanti, dove si creano fazioni si creano anche motivi di competizione. L’affare Dreyfu seguito dal quotidiano sportivo La Velò tra fatti e vicende portò alla fine ad una gara e anche alla nascita della maglia gialla legato alla carta gialla di pubblicazione di un edizione speciale di Le Velò. Il primo Tour venne girato nel 1903, poi tanti appuntamenti e anche tanti scandali, morti e accuse di uso doping comprovate. Insomma, il giro più antico e importante del ciclismo su strada è un insieme di fatti, storie e narrazioni nel bene e nel male.

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