La tecnologia LED (acronimo di Light Emitting Diode) è ormai una realtà concreta e potente nel mercato dell’energia oltre a rappresentare il perfetto equilibrio tra efficienza e risparmio.
Ma come ci riesce? E qual è il suo impatto effettivo sulle vostre finanze?
Inizialmente caro…
Nonostante già dai primi del ‘900 abbiamo testimonianze di come si studiassero gli effetti luminosi dei dìodi, solo nei primi anni del 2000 iniziarono a comparire negli scaffali dei negozi delle strane tipologie di lampadine con stampigliate nel cartoncino un acronimo: LED.
In realtà non erano molto appetibili per gli acquirenti, visto l’altissimo prezzo cui venivano inizialmente commercializzate.
Questi prodotti venivano infatti prodotti da poche aziende e la nuova tecnologia imponeva costi di produzione elevati, che si ripercuotevano inevitabilmente sul prezzo finale.
Le prime lampadine venivano di fatto snobbate anche per l’effetto che donavano ai locali dove venivano installate: il LED faceva apparire gli ambienti decisamente freddi, quasi asettici.
Successivamente sono state sviluppate delle diverse tonalità che vanno dal giallo, al bianco, fino all’azzurro; questo ha permesso all’utenza di scegliere un colore molto più naturale e meno artificiale, tendente verso la colorazione che più preferisce.
…divenne poi alla portata di tutti
Con il passare del tempo la tecnica venne affinata, personalizzata, fino a divenire una realtà diffusa e realizzabile a basso costo.
La differenza di prezzo con le normali lampadine disponibili andò piano piano a livellarsi, fino ad arrivare al risultato odierno che vede un prezzo solo leggermente maggiore dei dispositivi LED rispetto a tutti gli altri.
Ma che cos’è il LED?
Un dispositivo al LED riesce a massimizzare la quantità di energia elettrica assorbita, trasformandola in luce visibile anziché in calore come fanno le semplici luci ad incandescenza.
Per questo motivo la tecnologia dei dìodi è destinata a sostituire, nel giro di qualche anno, tutte le altre tipologie di illuminazione (neon, lampade a incandescenza ecc.).
I vantaggi del LED
Il primo vantaggio per voi utilizzatori è quello di poter avere un risparmio energetico sensibile, che si traduce in importi minori nella bolletta della luce.
Un’indagine condotta da Eurostat (ufficio statistico dell’UE), ha calcolato come l’utilizzo di ogni singola lampadina da 10W possa comportare un risparmio che può arrivare anche oltre i 10 euro l’anno.
È sufficiente considerare come una semplice lampadina da 1100 lumen (cioè l’unità di misura del flusso luminoso) avrebbe un consumo stimato di 75 watt per lampade a incandescenza, di 53 watt per una lampadina alogena e di 19 watt per una lampada fluorescente; il LED riporta invece un consumo di 17 watt, con un risparmio garantito fino all’80%.
Il rapporto lumen per Watt (lm/W) raggiunge quindi picchi di 120lm/w, contro i 40lm/w degli impianti tradizionali ad incandescenza.
La durata è un altro punto a favore: è importante sapere che una lampadina a dìodi può essere utilizzata anche per 20 anni, passati i quali manterrebbe comunque un’efficienza energetica stimata tra il 70 e l’80%. La durata media indicata è comunque di 70 mila ore circa e rappresentano di fatto l’altra faccia del risparmio: una sostituzione meno frequente si traduce in un minore dispendio di risorse economiche.
Le lampadine al LED sono prodotte sui due maggiori standard di grandezza utilizzati: gli attacchi più piccoli E14 e quelli più grandi E27 con un’alimentazione richiesta di appena 230 Volt; la ridottissima emissione di calore consente inoltre il montaggio di queste lampadine anche nelle vicinanze di oggetti o elementi di arredo in plastica o in legno che solitamente sono sensibili alle alte temperature.
La caratteristica Eco-Friendly non finisce qui: la totale assenza di materiali nocivi per l’uomo (quali il mercurio, i raggi infrarossi e le radiazioni ultraviolette), oltre al minor quantitativo di anidride carbonica (CO2) emessa, assicura grandi vantaggi sia per la salute di tutti voi che installate dispositivi LED nei vostri ambienti, sia in termini di riduzione dell’impatto ambientale.
Per finire è bene precisare che lo smaltimento, data l’assenza di materiali tossici, può avvenire in maniera tradizionale e senza particolari cautele.
Lo Stato è a favore del LED
Ragionando più in grande, al di là della sostituzione di qualche semplice lampadina, per tutti voi che doveste decidere di costruire un regolare impianto dotato di questa tecnologia in loco di quelli tradizionali potrete usufruire di un Ecobonus statale che riesce a coprire fino ad un massimo del 65% della spesa sostenuta per l’installazione.
Ciò rientra nella categoria degli ecoincentivi, utili a finanziare tutti gli utenti che adottino soluzioni eco compatibili.
Illuminazione superiore
La qualità della luce emessa non ha semplicemente pari. La lampada al LED non si fulmina e non produce fastidiosi sfarfallii, in quanto i dìodi non cedono di colpo, ma piuttosto si degradano in maniera progressiva.
La luce emessa rende vivaci e saturi i colori illuminati, valorizzando al massimo gli ambienti che la ospitano. Rispetto a tutte le altre lampadine, il tempo di riscaldamento ottimale e di raggiungimento della massima illuminazione della lampada è decisamente ridotto.
Un utilizzo elastico per ogni esigenza
La lampada a dìodi può essere utilizzata praticamente in ogni circostanza. Un elemento molto moderno è rappresentato dalle lampade denominate strip (da scoprire sul sito Luceled), nelle quali troverete delle strisce alle quali sono applicate delle piccole lampadine in fila, che possono essere impiegate in maniera flessibile e per comporre dei sistemi di illuminazione davvero creativi.
Qualora invece possedeste spazi piccoli da illuminare potreste optare per i faretti al LED, con attacco base G4 o G5.3.